Lo spessore minimo battistrada è indice dell’affidabilità del pneumatico: oltre una certa soglia, la gomma va cambiata.
I pneumatici sono elementi molto importanti per la sicurezza alla guida. Essi sono tra le parti maggiormente soggette ad usura, per via dell’attrito con la superficie stradale; in aggiunta, giocano un ruolo di primo piano per la stabilità della vettura, ed in particolare per ciò che concerne la tenuta di strada, l’aderenza, la pulizia della traiettoria e la capacità di frenata. Per questo, è importante monitorare lo stato di usura delle gomme che, assieme ad altri parametri (come la pressione di gonfiaggio), determina la capacità prestazionale della stessa.
In altre parole, gli pneumatici non sono eterni ma vanno cambiati una volta superato lo spessore minimo battistrada, oltre il quale non sussistono le condizioni necessarie per una guida in totale sicurezza.
Cos’è il battistrada
Il pneumatico, ovvero la membrana in gomma che ricopre il cerchio, è la parte del veicolo a diretto contatto con la superficie stradale. La porzione superficiale più centrale, ossia quella che durante il rotolamento aderisce al suolo, prende il nome di battistrada.
Quest’area del pneumatico è scolpita, ossia presenta delle scanalature (più profonde e articolate nelle gomme invernali) che si protraggono anche lateralmente, lungo il cosiddetto ‘bordo del battistrada’.
Detto ciò, è facile intuire come lo spessore del battistrada altro non sia se non la profondità delle scanalature superficiali. Ovviamente, l’uso del pneumatico determina un consumo della gomma e una progressiva diminuzione della profondità delle incisioni; affinché il pneumatico sia sicuro, ossia garantisca i riscontri prestazionali e l’affidabilità correlati alle specifiche costruttive, lo spessore del battistrada non può essere minore di un dato valore; vediamo di seguito qual è e come bisogna comportarsi quando la gomma è troppo consumata.
Qual è lo spessore minimo del battistrada per legge
Secondo quanto stabilito dalle norme in vigore, lo spessore minimo del battistrada è di 1.6 millimetri. Come si legge sul sito ufficiale dell’ACI, l’Automobile Club d’Italia, sulla spalla del pneumatico è presente un codice alfabetico (TWI, ovvero Tire Wear Indicator) in corrispondenza del quale, nel battistrada, si trova un “indicatore di usura, un tassello che compare all’interno di una scanalatura principale del battistrada per indicare che si è raggiunto lo spessore minimo di legge di 1,6 mm“.
Va sottolineato come si tratti di un valore particolarmente basso, dal momento che, in genere, un pneumatico in buono stato presenta un battistrada spesso più di 4 millimetri (il valore massimo è di circa 8 – 10 millimetri). Gli specialisti del settore, ad ogni modo, consigliano di non consumare la gomma al punto da raggiungere lo spessore minimo ma di cambiare le gomme già raggiunti i 4 millimetri per i pneumatici estivi e 3 mm per quelli invernali.
Nello specifico, la legge stabilisce che gli pneumatici dei veicoli a motore (compresi ciclomotori, filoveicoli e rimorchi) “devono essere in perfetta efficienza, privi di lesioni che possono compromettere la sicurezza“. In aggiunta, la normativa vigente dispone che “il battistrada, ove previsto, dovrà avere il disegno a rilievo ben visibile su tutta la sua larghezza e su tutta la sua circonferenza; la profondità degli intagli principali del battistrada dovrà essere di almeno 1,60 mm per gli autoveicoli, i filoveicoli e rimorchi”.
Lo spessore minimo battistrada per ciclomotori, invece, è fissato a 0.50 millimetri mentre per i motoveicoli è di un millimetro. “Per intagli principali” – specifica ulteriormente il testo di legge – “si intendono gli intagli larghi situati nella zona centrale del battistrada che copre all’incirca i tre quarti della superficie dello stesso“.
Come controllare lo spessore del battistrada
Per assicurarsi che i pneumatici della nostra vettura presentino almeno lo spessore minimo battistrada consentito esistono diversi metodi. Alcuni sono un po’ artigianali, altri invece sono più specifici e precisi.
Un sistema intuitivo ed immediato è quello che prevede l’utilizzo di una moneta da 2 euro. Bisogna tenere presente che il bordo argentato della moneta misura 4 millimetri; per tanto, se inserendo la moneta in una scanalatura, la corona esterna non è più visibile, vuol dire che lo spessore del battistrada è di almeno 4 millimetri.
Più precisa, invece, è la misurazione effettuata con un calibro. Lo strumento è dotato di un piccolo puntello che può scivolare oltre il bordo inferiore; per misurare la profondità dell’intaglio, bisogna posizionare il puntello il più possibile al centro del battistrada e spingerlo fino in fondo; sull’asta millimetrata del calibro si ottiene la misura della profondità della scanalatura.
In aggiunta, è il pneumatico stesso a darci la possibilità di misurare il grado di usura del battistrada. Alcuni costruttori, infatti, posizionano degli indicatori intermedi, un po’ come degli scalini, che segnalano il raggiungimento dell’usura di uno dei livelli strutturali della gomma. Questi piccoli ‘dossi’ presenti nelle scanalature più ampie segnalano il raggiungimento dello spessore minimo della gomma che, in genere, è superiore al valore più basso consentito per legge. Nei pneumatici ‘all season’, gli ‘scalini’ sono leggermente diversi, perché uno funge da indicatore per la parte invernale e l’altro per la parte estiva (il primo è un millimetro più alto del secondo).
Lo spessore minimo battistrada nel Codice della Strada
Il Codice della Strada non fa esplicito riferimento allo spessore minimo del battistrada. L’articolo 79 (“Efficienza dei veicoli a motore e loro rimorchi in circolazione“), però, impone di tenere i veicoli “in condizioni di massima efficienza, comunque tale da garantire la sicurezza e da contenere il rumore e l’inquinamento“. Tra i dispositivi di equipaggiamento che devono sottostare a queste disposizioni vi sono – naturalmente – anche gli pneumatici.
Il comma 4 dell’articolo 79 stabilisce che “chiunque circola con un veicolo che presenti alterazioni nelle caratteristiche costruttive e funzionali prescritte è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 84 a 335 euro“.
I rischi di un battistrada usurato
Come già accennato, lo stato degli pneumatici incide non poco sulla sicurezza alla guida. Una gomma usurata assicura una minore trazione e, in caso di fondo stradale bagnato o innevato, una minore aderenza (i rischi principali sono legati al fenomeno dell’aquaplaning). Anche la capacità frenante del veicolo ne risente: più la gomma è consumata, maggiore è lo spazio di frenata, a prescindere dall’efficienza dell’impianto frenante.
Fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/pneumatici-vettura-ruota-band-auto-63928/